L’acqua distribuita dall’acquedotto di Brescia proviene da 47 pozzi e dalle fonti di Mompiano e Cogozzo di Villa Carcina.
Storia
La fonte di Mompiano è interessante anche da un punto di vista storico-culturale: le acque della fonte furono incanalate verso la città intorno al 770 d.C., per volontà del re longobardo Desiderio. Nel 1902 fu inaugurata la nuova rete idrica, ampliata per soddisfare i crescenti fabbisogni, e l'attuale sistemazione della fonte risale a quel periodo. Nel 1914 entrò in funzione un altro acquedotto, alimentato dalle fonti di Cogozzo, per andare a coprire le richieste di una città in continua espansione.
La fonte, che negli anni ’60 copriva metà del fabbisogno cittadino, oggi fornisce, insieme alle fonti di Cogozzo, solo il 14% dell’acqua erogata a Brescia.
Funzionamento
La fonte è dotata di un impianto di biossido di cloro per preservarne la potabilità durante il percorso nelle tubazioni dell'acquedotto, e di un impianto di filtrazione a carboni attivi, installato in via precauzionale ma mai utilizzato.